Il mulino "a torre"
07 Marzo 2015 | Mulini, SentieriUn edificio ritrovato in una foresta incantata
Arrivarci non è difficile: la strada asfaltata più vicina è a soli 200 metri... ma pochi saprebbero dirvi dov'è anche se abitano a poca distanza. L'antico mulino appare come per magia fra piccole cascate, grossi massi scuri e una fitta vegetazione.
Il mulino, che deriva acqua da un piccolo rio, ha alle sue spalle un laghetto artificiale, che serviva da riserva d'acqua per macinare nei periodi di siccità. I due begli archi al piano terreno suggeriscono che il mulino sia nato con ruote interne a cucchiai, poi sostituite dalla ruota verticale esterna.
A stupire è lo sviluppo in altezza del fabbricato: sembra quasi una torre difensiva. Al mulino si accedeva dal piano più alto, per poi scendere alla stanza delle due macine...
Per far manutenzione agli ingranaggi, ancora perfettamente conservati, si passava invece dall'esterno.
Una struttura bellissima, costruita magistralmente: per questo, nonostante sia abbandonata da decenni, resiste ancora. Le murature denotano tecniche costruttive particolari, come gli architravi delle finestre realizzati in pietra (anziché in legno), con elementi superiori disposti "a triangolo", per scaricare meglio il peso delle pietre soprastanti. I fori presenti sulle facciate esterne altro non sono che "buche pontaie", fori predisposti per appoggiare gli antenati dei "ponteggi" (per fare manutenzione alla struttura). Insomma, un manuale delle costruzioni in pietra, in un unico edificio!
Se vi interessa vedere il mulino, potete partecipare all'escursione che trovate al seguente link: Escursione nella Valle dei Mulini Perduti
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